2020-21: “A cinque anni dalla Laudato si’ e dalla Conferenza di Parigi sul clima”

A cinque anni dalla “Laudato si'”

e dalla Conferenza di Parigi sul clima

Lunedì 19 aprile 2021 un Convegno dal titolo “In dialogo per una nuova alleanza con la Terra”, in streaming a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza Covid-19, ha concluso “Sorella Terra 2020”.
Nel 2015 la proposta di ecologia integrale di Papa Francesco aveva segnato un punto di svolta nell’impegno dell’umanità per la salvezza della nostra “casa comune”. Nello stesso anno i 196 paesi partecipanti alla COP21 avevano concordato all’unanimità un patto globale, per ridurre la produzione di diossido di carbonio “il più presto possibile”.
Trascorsi cinque anni, l’edizione 2020 di Sorella Terra si  poneva, quindi, due obiettivi:

  1. Una riflessione attualizzata sull’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. Un’enciclica, va ancora ricordato, che è il documento e la presa di posizione più importante della Chiesa Cattolica nella sua storia, sui temi del rapporto degli esseri umani con la Creazione/Natura/Ambiente.

  2. Una verifica di come siano state recepite nel mondo le linee politicoculturali della COP 21, la Conferenza di Parigi sul Clima.

A questi si è aggiunta l’attualissima insorgenza del tema, che è anche dramma, della pandemia COVID19 che, come è ormai riconosciuto dai maggiori scienziati, è espressione del rapporto di sfruttamento nelle sue molteplici forme, dagli allevamenti intensivi alla deforestazione della natura e dei suoi delicati e complessi equilibri ecosistemici.
Il programma del Convegno, rivolto in particolare ai giovani delle Scuole di Bergamo e Provincia e ai loro docenti, voleva offrire un quadro sinottico dell’argomento, con il contributo di discipline tra loro complementari. Dalla filosofia (il presidente del C.E.A. prof. Luciano Valle) alla scienza (il fisico climatologo prof. Roberto Buizza), alla teologia (il Vescovo di Tortona Mons. Vittorio Viola), alla scienza sociale (la prof.ssa Claudia Sorlini, già Presidente del Comitato Scientifica di Expo 2015). I relatori hanno preso la parola dopo l’introduzione del Vicepresidente del C.E.A. prof. Silvio Troilo e i saluti del Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi, del Provveditore dott.ssa Patrizia Graziani e del Consigliere provinciale Marco Redolfi.
Nel suo intervento (“Dall’umanesimo antropocentrico all’umanesimo planetario”), il prof. Luciano Valle ha sottolineato il ruolo dell’Ecologia integrale come progetto complessivo di sintesi tra l’etica, la tecnica e la spiritualità, in rapporto a “Sorella Terra”. Con un’argomentazione serrata e documentata (“Il clima che cambia: osservazioni, proiezioni, azioni”) il prof. Roberto Buizza ha evidenziato come ormai, al di là di ogni dubbio, gli studi scientifici confermino il fatto che il riscaldamento globale è antropogenico, legato cioè alle attività umane. Il ruolo fondamentale che il pensiero di San Francesco ha svolto e svolge nell’ispirare l’Enciclica Laudato si’ e la sua proposta di “conversione ecologica”, è stato al centro dell’intervento (“La presenza di San Francesco nell’Enciclica Laudato si’”) di Mons. Vittorio Viola. Le conseguenze del cambiamento climatico e del degrado ambientale colpiscono soprattutto i paesi poveri: è stato questo il senso del discorso (“Un nuovo rapporto tra uomo e natura per contrastare degrado ambientale e diseguaglianze sociali”) della prof.ssa Claudia Sorlini, che ha auspicato l’avvento di una nuova solidarietà ambientale nei rapporti internazionali.
Anche quest’anno, nonostante le difficoltà legate all’emergenza Covid-19, il Centro di Etica Ambientale ha preparato il Convegno andando – questa volta in modalità telematica – nelle classi di dieci Istituti professionali, tecnici e licei di Bergamo e Provincia a formare i giovani e i loro docenti sui temi dell’Etica ambientale. Scuole legate al C.E.A. da una lunga collaborazione, in un lavoro di formazione che procede ormai da più di un decennio e che – come ha opportunamente sottolineato nel suo saluto la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale dott.ssa Patrizia Graziani – ha coinvolto decine di migliaia di studenti. Tra cui i trecento che hanno seguito i lavori del Convegno e i 1500 che hanno partecipato agli incontri preparatori.
Continua quindi l’itinerario che vede il Centro di Etica Ambientale di Bergamo – tra le prime realtà in Italia – impegnarsi per la costruzione di un processo formativo che coinvolga essenzialmente il mondo giovanile, della scuola e nella scuola, a prendere coscienza della necessità di una rivoluzione culturale e morale che abbia i giovani come protagonisti. Il C.E.A., in un momento così impegnativo, ha voluto, e vuole, chiamare alla mobilitazione tutte le energie intellettuali e morali della popolazione, ma soprattutto del Mondo della Scuola e dei giovani.

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